Evitare amputazioni da ostruzione delle arterie
con la prevenzione: nasce “Titoccotoccati”.
Presidente il professor Claudio NOVALI,
direttore della Divisione di Chirurgia Vascolare
dell’ospedale di Cuneo.
Ogni anno in Piemonte
si effettuano più di 1.000 amputazioni
di arti inferiori per cause vascolari.
Il 60% di questi interventi potrebbe essere evitato.
Diagnosi precoci possibili...
con l’autopalpazione del piede.
L’ostruzione delle arterie degli arti inferiori è una patologia grave e molto più diffusa di quanto si possa immaginare: colpisce dal 5% all’ 8% della popolazione ed oltre il 20% delle persone con più di 70 anni. È anche una importante causa di disabilità: solo in Piemonte vi sono ogni anno più di 1.000 amputazioni per questa malattia.
Per formare e informare il personale sanitario e i pazienti è nata l’Associazione scientifico-culturale “Titoccotoccati”.
Fondatore e Presidente di “Titoccotoccati”, il professor Claudio Novali, Direttore della Divisione di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, che spiega:
“L’arteriosclerosi è la prima causa di morbi-mortalità nelle società moderne ed evolute, un vero e proprio “tumore” diffuso e devastante. Le arteriopatie periferiche potrebbero essere individuate per tempo con semplici autopalpazioni dei piedi ed ecco perché il gioco di parole: Titoccotoccati. Diagnosi precoci e cure adeguate, oltre a corretti stili di vita sin dall’età giovanile, consentirebbero di evitare il 60% degli interventi chirurgici”.

“Pur essendo un problema di grande impatto socio-sanitario – prosegue Novali – questa malattia è sottostimata dagli stessi medici di base. L’esperienza clinica quotidiana nella gestione di questo tipo di pazienti fa emergere come molti di loro siano arrivati a stadi avanzati della malattia senza essere mai stati sottoposti all’esame della pulsazione delle arterie, cioè dei battiti, a livello del piede sul dorso e sullo stinco. Un gesto molto importante specialmente nella popolazione degli ultrasettantenni”.
L’autodiagnosi è dunque facile: “È semplice, sebbene richieda un po’ di attenzione e di allenamento, e gli eventuali falsi allarmi di chi crede di non avere più le pulsazioni, non sono un rischio, ma semmai lo sprone a farsi aiutare dal proprio medico”.
I dati dell’Osservatorio epidemiologico nazionale fanno emergere come in Italia ogni anno vengono eseguite per cause vascolari 10 mila amputazioni “maggiori” (coscia, gamba, piede): “Numeri drammatici, anche perché tra i pazienti sottoposti a intervento di amputazione la prognosi è infausta nel 30% dei casi entro i dodici mesi successivi. E poi bisogna pensare al costo personale e familiare in termini emotivi ed economici e a quello sociale a carico della comunità, che ha il dovere di gestire questi pazienti”.
“Titoccotoccati" pensa di lanciare una campagna regionale e, se possibile, nazionale sulla prevenzione delle amputazioni per cause vascolari e si è data tre livelli di intervento a tempi brevi: un primo livello educazionale, con l’avvio nel prossimo anno di incontri nelle scuole per motivare i ragazzi a comportamenti alimentari e fisici di tipo virtuoso; un secondo di prevenzione, facendo degli screening di questa malattia fra gli ospiti di alcune Case di riposo della provincia di Cuneo: infine un livello di ricerca, attraverso un progetto clinico-epidemiologico attuato con un gruppo di medici di Medicina generale di Cuneo, per identificare i pazienti a rischio di amputazione, per la loro presa in carico terapeutica e per stilare per ognuno una “Carta del rischio vascolare”.
“Titoccotoccati” vuole mettere al centro il paziente anziano, promuovere stili di vita sani, nell’alimentazione e nel movimento, che prevengano l’arteriosclerosi, patologia cronica tipica della società moderna e occidentale, mettere a punto programmi di educazione nelle scuole e per le persone della terza età, organizzare screening sul territorio, programmi di ricerca, congressi e convegni sulle malattie vascolari, lanciare campagne di formazione sui test di autodiagnosi.
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