
Per avere la pelle tonica
e un volto rimodellato...
Con l’avanzare dell’età, lo stress,
il fumo e l’esposizione ai raggi Uv,
la concentrazione dell’acido ialuronico
nel tessuto connettivo della pelle
si riduce drasticamente,
conferendo al viso un aspetto poco tonico,
svuotato o semplicemente stanco ed affaticato.
Come possiamo rimediare?
Con i fillers di acido ialuronico.
Il processo d’invecchiamento (rughe e lassità) rappresenta il risultato finale dell’alterazione dei tessuti molli e degli effetti dei muscoli mimici. Gli aspetti clinici più evidenti sono: perdita di elasticità, riduzione dell'idratazione, riduzione dell'elasticità della pelle, ipotonotrofia del complesso cute-sottocute-muscolo.
Possiamo distinguere l'invecchiamento in cronoaging, invecchiamento legato imprescindibilmente al trascorrere dal tempo e all’azione di fattori ambientali (UVA, UVB, inquinamento ambientale) o stile di vita (fumo di sigaretta, alcool, farmaci, droghe, scorretta alimentazione) e in photoaging, invecchiamento legato essenzialmente all’esposizione solare.
Con l’utilizzo dei fillers di acido ialuronico (di origine naturale perché prodotto dalla stessa pelle), si riesce a porre rimedio a questi due processi ripristinando perdite di volume in zone del volto o ad aumentarle per motivi legati al semplice gradimento estetico, la pelle apparirà più tonica e il volto rimodellato.
Il trattamento avviene iniettando all’interno dei tessuti cutanei e sottocutanei una quantità variabile di acido ialuronico, con lo scopo di ripristinare la perdita di volume o di aumentare il volume esistente. Viene applicata generalmente una pomata anestetica circa mezz’ora prima del trattamento, allo scopo di rendere la zona da trattare meno sensibile e consentire al medico di lavorare più agevolmente e al paziente di non avvertire il fastidio dell’iniezione.
I fillers sono oggi suddivisi in due gruppi, quelli cosidetti Riassorbibili, in grado di essere degradati completamente dalle strutture enzimatiche presenti nella cute umana, in un periodo di tempo relativamente breve, devono essere, pertanto, biocompatibili e non indurre a reazioni fibrotiche o da corpo estraneo. L’acido ialuronico rappresenta oggi il materiale d’impianto ideale e vanta migliaia di lavori di letteratura scientifica e anni di ricerca; quelli Permanenti, sostanze che, una volta iniettate, non sono metabolizzabili dalle strutture enzimatiche presenti nella cute umana e che rimangono quindi per sempre nel tessuto.
Le principali società scientifiche di Dermatologia e Medicina Estetica sconsigliano l’uso di tali sostanze Permanenti, salvo eccezioni.